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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia

Tabella: Scheda di dettaglio diAssociazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia
Descrizione Dettaglio
Presidente Gerardo Bianco
Telefono (+39) 0668136846
Fax (+39) 0668136142
eMail assmezz@tin.it
Indirizzo P.zza Paganica, 13 int. 2 - 00186
Comune ROMA
Città ROMA
Provincia Roma
Regione Lazio
Descrizione L'Associazione realizza, a volte anche in collaborazione con altri enti o istituzioni culturali, una nutrita serie di iniziative convegnistiche e seminari, che hanno contribuito non poco ad accrescere su scala nazionale l'interesse per le problematiche meridionali e ad aiutare la formazione di un ceto dirigente meridionale all'altezza dei tempi.
Storia   Fondata nel 1910 con la presidenza onoraria di Pasquale Villari e quella effettiva di Leopoldo Franchetti, l'A.N.I.M.I., eretta in Ente morale con R.D. n 218 del 5-3-1911, ha impegnato nel corso di quasi 90 anni le energie dei massimi esponenti del meridionalismo italiano, da Fortunato a Salvemini, da Croce a Lombardo Radice e Zanotti Bianco, da Compagna a Romeo, da Rossi Doria a Cifarelli che ne rinnovò la struttura organizzativa e l'iniziativa culturale. Umberto Zanotti Bianco le dedicò interamente il suo prestigio e le sue inesauste capacità, coinvolgendo amici come E. Rossi, R. Bauer, L. Einaudi, T. Gallarati Scotti, L. Albertini, G. Isnardi, G. Malvezzi, A. Nencini, G. Piacentini, Maria Josè di Savoia, Elsa Dallolio, Nora Balzani, Santa Borghese Hercolani, Giuliana Benzoni, Iris Origo, Alba Medea, B. Stringher, D. Menichella, G. Carli, R. Mattioli, Nina Ruffini, R. Moscati, U. Bosco e molti altri.L'A.N.I.M.I., in un'ottica di filantropia sociale, intervenne con pronte e straordinarie iniziative di assistenza in occasione di calamità naturali.Fu tuttavia la fondazione di numerosi asili d'infanzia e l'organizzazione, a partire dal 1921, per delega del "Comitato contro l'Analfabetismo", di 1600-1800 scuole per bambini e per adulti, serali, diurne e festive, ad assicurarle i meriti maggiori e un posto di duraturo rilievo nella storia dell'educazione popolare in Italia.Nel dopoguerra, il filantropismo storico dell'ANIMI fu superato dall'enorme espansione dell'istruzione istituzionale e dalla incidenza delle misure propulsive poste in atto dall'intervento straordinario. L'Associazione, presieduta da Leonardo Albertini, Manlio Rossi Doria, Michele Cifarelli, e con l'apporto di studiosi come Rosario Romeo, via via ridusse per poi abbandonare del tutto le iniziative e scolastico-assistenziali, e concentrò le sue energie nel potenziamento delle attività a carattere più strettamente culturale.Nell'ambito di tali attività fu realizzata, a volte anche in collaborazione con altri enti o istituzioni culturali, una nutrita serie di iniziative convegnistiche e seminari, che hanno contribuito non poco ad accrescere su scala nazionale l'interesse per le problematiche meridionali e ad aiutare la formazione di un ceto dirigente meridionale all'altezza dei tempi. Ma soprattutto fu impostato e poi realizzato un programma di ricerche e studi sulla storia del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea e sull'opera dei maggiori esponenti del meridionalismo dell'Ottocento e del Novecento. Questo impegno ha dato luogo alla pubblicazione di importanti volumi apparsi nella nuova serie della "Collezione di Studi Meridionali", la quale, per numero di titoli e per importanza di contenuto, si può ben dire che abbia ormai eguagliato la prima gloriosa serie della Collezione fondata da Umberto Zanotti Bianco.
Patrimonio documentale e altro   Nel 1923, nella sede dell’Associazione, in Palazzo Taverna, fu fondata una biblioteca riservata ai problemi del Mezzogiorno d’Italia e intitolata a Giustino Fortunato che alla sua costituzione aveva contribuito con il legato di circa 3000 volumi. Nuovi acquisti, lasciti e donazioni accrebbero via via questo iniziale fondo librario e oggi la Biblioteca, con i suoi circa 50.000 volumi, è la più ricca tra quelle specializzate in Italia sui problemi del Mezzogiorno. Di questo importante patrimonio l’Associazione ha sempre cercato di favorire la conoscenza e la diffusione.Nacque così, a partire dal 1976, la serie dei cataloghi a stampa: undici volumi, divisi per autore e per soggetto, che riportano tutto il posseduto della Biblioteca e che, soprattutto nelle voci per soggetto e per materia equivalgono ad una vasta ed esaustiva bibliografia sui problemi del Mezzogiorno dall’antichità ai giorni nostri.Dal 1998, la Biblioteca ha aderito al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) all’interno del polo IEI – Istituti culturali di Roma. A partire da questa data tutte le nuove acquisizioni sono consultabili all’indirizzo: Istituti Culturali di Roma oppure all’interno del catalogo unico nazionale all’indirizzo opac.sbn.itLa Biblioteca di studi meridionale “Giustino Fortunato” è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 18,00gli utenti possono usufruire di un servizio di fotoriproduzione, nei limiti consentiti dalle leggi vigenti. Il personale di sala è disponibile per informazioni bibliografiche e per particolari ricerche. Regolamento.
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